
Il calcio specchio del Paese: 50 anni di Scudetti tra domini (molti) e sorprese (poche)
Negli ultimi cinquant’anni, il panorama del calcio italiano ha visto una distribuzione degli Scudetti fortemente influenzata da poche grandi squadre, con periodi di dominio assoluto alternati a sporadiche interruzioni da parte di outsider capaci di scrivere la storia. La Serie A ha rappresentato uno dei campionati più competitivi e spettacolari d’Europa, con club che hanno lasciato il segno grazie a generazioni di talenti e strategie societarie vincenti.
L’epoca recente è stata caratterizzata da un netto dominio della Juventus, che ha conquistato ben nove titoli consecutivi dal 2011-12 al 2019-20. Un’egemonia costruita su una gestione societaria solida e una rosa costantemente rinforzata con campioni di livello internazionale.
Questo ciclo vincente ha avuto inizio con l’arrivo di Antonio Conte in panchina, è proseguito con Massimiliano Allegri e ha toccato il suo apice con Maurizio Sarri e giocatori del calibro di Buffon, Chiellini, Dybala e Cristiano Ronaldo. Il periodo juventino si è interrotto nel 2020-21 con il ritorno dell’Inter al vertice, guidata da Antonio Conte, che ha saputo ridare smalto a un club che non vinceva dal 2009-10.
L’Inter, infatti, ha avuto un altro periodo d’oro tra il 2005 e il 2010, quando ha dominato la scena italiana grazie alla presidenza di Massimo Moratti e alla guida di Roberto Mancini prima e di José Mourinho poi. Il culmine di quel ciclo è stato il Triplete del 2010, con la vittoria di Serie A, Coppa Italia e Champions League. Dopo il trionfo del 2020-21, il Milan ha interrotto l’alternanza tra Inter e Juventus, tornando al successo nel 2021-22, guidato da Stefano Pioli e da una squadra giovane e ambiziosa.
La storia recente del campionato italiano non può prescindere dal successo del Napoli nella stagione 2022-23. Dopo oltre trent’anni, la squadra partenopea ha finalmente riportato lo Scudetto ai piedi del Vesuvio, ricordando i tempi gloriosi di Diego Armando Maradona. La squadra di Luciano Spalletti ha dominato la Serie A con un calcio spettacolare, trascinata da giocatori come Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia.
Guardando più indietro nel tempo, la Juventus ha avuto altri cicli vincenti, come quello degli anni Ottanta e Novanta, con protagonisti leggendari del calibro di Platini, Del Piero e Zidane. Il Milan ha lasciato un’impronta indelebile negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta, grazie alla gestione di Arrigo Sacchi e Fabio Capello, con una squadra stellare che comprendeva Van Basten, Gullit, Rijkaard, Baresi e Maldini. L’Inter ha invece avuto il suo predominio tra il 2006 e il 2010, approfittando anche della crisi della Juventus seguita allo scandalo Calciopoli.
Roma e Lazio sono riuscite a spezzare la monotonia del dominio delle tre grandi del Nord con le vittorie del 2000-01 e del 1999-00 rispettivamente, entrambe in periodi di forte investimento economico. Anche la Sampdoria ha vissuto un momento di gloria nel 1990-91, con una squadra che aveva in Gianluca Vialli e Roberto Mancini i suoi principali riferimenti. Il Napoli, oltre al recente Scudetto, ha vissuto il suo massimo splendore tra il 1986 e il 1990 con Maradona, portando il tricolore al Sud per la prima volta nella storia del campionato.
Due tra le più sorprendenti vittorie degli ultimi cinquant’anni sono state quelle del Torino nel 1975-76 e del Verona nel 1984-85. Il Torino, pur non riuscendo a ritornare ai fasti della grande squadra che perse la vita nella tragedia di Superga, riuscì a imporsi grazie a una compagine compatta e solida, guidata da giocatori del calibro di Pulici e Graziani. Fu un successo che riportò i granata al vertice del calcio italiano, dopo decenni di sofferenza.
Il Verona, invece, fu protagonista di una delle più grandi imprese della storia del calcio italiano. Sotto la guida di Osvaldo Bagnoli, la squadra scaligera sorprese tutti con un gioco brillante e organizzato, riuscendo a superare avversari molto più quotati e vincendo un meritatissimo Scudetto che resta una delle favole più belle della Serie A.
Analizzando la distribuzione degli Scudetti negli ultimi 50 anni, dunque, si nota come il potere sia stato fortemente concentrato tra poche squadre. La Juventus ha accumulato il maggior numero di titoli, seguita da Milan e Inter. Solo sporadicamente squadre come Roma, Lazio, Napoli, Sampdoria, Torino e Verona sono riuscite a interrompere il predominio del trio del Nord.
Questa tendenza riflette le dinamiche economiche e societarie del calcio italiano, dove la capacità di investimento e la gestione oculata dei club sono spesso determinanti nel successo a lungo termine. Tuttavia, la recente affermazione del Napoli potrebbe rappresentare un segnale di cambiamento, aprendo la porta a una maggiore competitività nel prossimo futuro.
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